sabato 28 novembre 2009
Altro giro, altri posti
Anche per quest'anno si è conclusa la mia piccola esperienza personale a Cannes. Per voi tutti che non aspettavate altro, eccomi a consigliarvi itinerari culinari per una buona soddisfazione a prezzi un po' meno costazzurriani del solito. Inizio a ricredermi sul Pastis, ricordate? Ve l'avevo suggerito l'anno scorso... sono davvero spiacente ad ammetterlo, ma quest'anno ne sono rimasta profondamente delusa: mangiato mediocramente e speso esageratamente. Il 10 euro per un Kyr credo vi faccia rendere l'idea, soprattutto se consideriamo che non è un locale sulla Croisette, ma abbastanza interno. A parte il proprietario dotato di particolare savoire faire, direi che il Pastis è stato declassato di un gradino del podio.
Il nuovo numero uno, invece, è il Pub Restaurant Au Bureau, situato a una sriscia pedonale dal palazzo del Festival (dove anche quest'anno mi sono illusa di aver soddisfatto i miei istinti biologici nella stessa toilette utilizzata dalla ragazza che porta il caffé all'assistente della collaboratrice diretta del braccio destro dell'agente del personal trainer di Robert Pattinson), si distingue per stile, gusto, portate e prezzi. Lì abbiamo consumato une salade Au Bureau come entrée, composta da circa 3/4 dell'orto della Grande Mamma Dai Sette Nipoti e circa la metà del banco del pesce dell'Esselunga, il tutto in una marmitta. Quando è arrivata abbiamo capito perché la cameriera ci ha consigliato di aspettare ad ordinare le moules marinées (avevamo voglia di cozze dal momento in cui abbiamo messo piede in suolo provenzale) almeno fino a dopo l'entrée. Giuro che dopo averla finita mi è sembrato di respirare con le branchie.
Ma l'insalata, si sa, fa in fretta a smaltirsi... è mater bi dentro, quindi noi golosoni ci siamo voluti togliere lo sfizio di qualche cozzettina ordinando una porzione in tre. Inizia la preparazione del tavolo e la cameriera porta 1 secchiello di latta verde -per i gusci- e 2 bustine di salviette al limone a testa -quando di solito ne viene distribuita solo una a testa-. Ok, avevo paura.
Le cozze sono arrivate in un cucchiaione gigante di ceramica (avete in mente il porta posate-che-si-usano-per-cucinare e sul quale non ci sta mai niente? Ecco, moltiplicatelo per 10.000... un bidet praticamente!) con le loro classiche patate fritte, un altro secchiello in latta. Una porzione così in Italia sarebbe costata circa 25 euro... lì 14 euro... incredibile. Indossati mascherina e boccale, ci tuffiamo nel bidet per uscirne imbusmati come dei bambini: una libidine.
Vorrei anche spendere una parola per la cameriera che ci ha servito. I camerieri erano solo in due in tutto il locale (in alcuni bugigattoli italiani ce ne sono 5 che girando in tondo senza meta e se gli chiedi gli stuzzicadenti non arrivano mai) e non c'era in terra una briciola di pane, non un tavolo da sparecchiare o un bicchiere fuori posto, non un cliente spazientito. Vedevi questa biondina sfrecciare e ricordarsi TUTTO, portare piatti in ogni centimetro quadrato di braccio disponibile, credo che ne avrebbe portato uno anche in testa se avesse potuto. Complimenti, davvero tanti complimenti alla cameriera che ogni titolare di pub vorrebbe. Quindi, turisti in visita a Cannes, segnatevi questo posto, vale davvero la pena provarci.

Quasi dimenticavo di segnalarvi anche questo posto nuovo scoperto a Varazze, la Trattoria Terracqua. Non è che abbiamo tradito il Melito, ma sono due anni che partiamo di martedì e il materdì è il suo giorno di chiusura, per cui: Melito, nun t'arrabbià! Mi sono chiesta come abbia fatto il proprietario, unico personale presente al momento, a preparare 3 primi diversi (perché noi siamo un po' bastardi inside) in 10 minuti, e di una bontà imbarazzante e delle porzioni ignoranti! Si è mangiato un antipasto misto decisamente ottimo e poi io ho preso un riso ai frutti di mare che parlava. Promosso a pieni voti.

Ecco qui, siamo arrivati al momento clou del post... so che lo aspettavate con ansia.. eravate in trepidante attesa di sapere quale cartonato di protagonisti dei film c'era davanti al palazzo del Festival quest'anno....



Mr. Clooney & Miss Gina Pitt per servirvi!! :D


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martedì 19 maggio 2009
Non per fare la pignola...
Cinque minuti cinque per distruggere ed eliminare un altro locale visitato lunedì.
Parlo del Bistrot Le Betulle, a Monza, proprio davanti al nuovo ospedale S. Gerardo. Pubblicità della madonna, posto anche carino se vogliamo, sito internet, addirittura una pagina su Facebook... che per ovvie ragioni preferisco non visitare. Menù ricercato, poche cose ma succulenti. Prezzi anche abbastanza normali se consideriamo la locazione.
Il mio occhio cade su un antipasto alquanto curioso: la tartare di verdure.
"Apperò, proviamola dai, chissà com'è!" mi dico.. e la ordino assieme a un risottino alla pescatora.
Arriva il risottino e indovinate un po' cosa mi dice il cameriere riguardo alla tartare? Consideratela una gara speciale ed esclusiva tra quelle fatte per la corsa all'Oedv d'oro...
Secondo voi mi dice:

A) Mi dispiace, ma la tartare è terminata, possiamo portarle qualcos'altro?
B) Mi dispiace, ma la tartare non l'abbiamo mai fatta e non siamo capaci di farla, possiamo portarle qualcos'altro?
C) La sua tartare sarà pronta tra 5 minuti.

E credetemi: la mia mascella è precipitata, senza possibilità di salvezza, sul tavolo di finto wenghé...



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sabato 29 novembre 2008
Trip to Cannes
Ok, lo ammetto, questa foto non è opera mia. In realtà quest'anno ha fatto davvero freddo anche là, forse per la prima volta da quando ci vado, alla faccia di tutti quelli che, quando mi hanno visto partire con gli stivali con pelone dentro mi hanno detto: "Va che vai a Cannes, mica in Groenlandia!"... Tié, con gesto dell'ombrello in seguito! Giorni meravigliosi passati a parte, parliamo di ciò che voi tutti attendete con molta ansia: il mio itinerario culinario. Ringraziamo il solito ben fornito e ben affollato Farfalla, che ha cambiato nome e ora si chiama Le Congrès. Ringraziamo anche il Pastis, altro ristorante sempre ben apprezzato se non fosse che la cameriera si è dimenticata di inoltrare l'ordinazione e dopo un'ora di attesa abbiamo dovuto ridire tutto.... cosa perdonata alla prima azzannata di pavé du saumon... New entry di quest'anno è La Pizza. Dai, non iniziate a trarre conclusioni affrettate, nessuno di noi s'è messo a mangiare la pizza in Francia.... abbiamo mangiato delle sane e succulenti cozzettine à la crème che, dentro nella loro pentolina, gridavano tutte a gran voce il mio nome... peccato farle morire così!! ;p
Il lavoro c'è stato, e non ci possiamo lamentare. Frase dell'anno: "E' la crisi, è la crisi", ma per dirla tutta è già qualche anno che la frase è sempre quella. L'ambiente è quello che ci si può aspettare dal palazzo dei festival: elettrizzante! Vuoi mettere il gusto che provi a pensare di fare la pipì nello stesso cesso dove potrebbe aver pisciato Julia Roberts? Insomma, direi che è andate piuttosto bene.
Il viaggio di andata è stato deliziato dalla tappa a Diano Marina per degustazione chez Matteo, ovvero alla Trattoria Cavalleri, che personalmente vi consiglio. Il posto è piccolino e rustico, accettabile dai, ma il cibo... beh il cibo è un nettare degli dei... davvero incredibile, provateci davvero se siete in zona, non ve ne pentirete. Il viaggio di ritorno, invece, è stato caratterizzato dalle ben note difficoltà dovute a neve, ghiaccio, vento, incidenti e chi più ne ha, più ce ne butti! Dei nostri agenti, partiti il venerdì alle 13.30 e destinati a Rovigo, alle 21.00 erano ancora ad Alessandria, coi camion muniti di catene che non riuscivano ad andare avanti; gli spazzaneve che, passando nella corsia opposta, li avevano sotterrati con lo scarto di neve; i SUV di ogni marca e dimensione che scalavano montagne di neve sperando nell'uscita dall'incubo, ovviamente senza successo. In pratica: il DE-LI-RIO! Arrivati all'altezza di Albisola, decidiamo quindi di fermarci a mangiare da qualche parte nella speranza di una normalizzazione generale, ma dopo aver avuto la conferma che il delirio continuava a peggiorare, decidiamo di fermarci anche a dormire là, per ripartire il sabato mattina, con più calma e meno panico generale. La cena è stata consumata a Albissola Marina, presso La Familiare, un posto che da fuori non gli daresti nemmeno due lire e, sinceramente, nemmeno da dentro, ma nel quale vengono create delle vere opere d'arte culinarie! Io mi sono commossa nel degustare i ravioli di pesce e penso di provare a mettere in pratica la loro produzione perché un gusto così non si può dimenticare! E poi i bianchini, il guazzetto di cozze, le trenette al pesto, il fritto misto... il vino della casa... mamma mia!!! Non lasciatevelo scappare!
Bene, vi ho fatto venire fame abbastanza? Lo sapete che quando viaggio penso a voi e al modo di consigliarvi sempre il meglio (o il meno peggio... dipende dalle prospettive!).. e anche quando tuffavo il mio faccione, con orecchie annesse, nel pentolino di cozze ho pensato tanto tanto a voi... aaaaaahh Cannes..


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martedì 28 ottobre 2008
Consiglio cercasi
Ci stiamo avvicinando alla fatidica Sagra del Tartufo, io e Tortello abbiamo studiato le cose attentamente. Presi da un rasptus di follia ci siamo messi a calcolare tutti gli eventuali aspetti della "caccia al tartufo", nuda e cruda. E quindi informati per i posti, i permessi, la divisa, la jeep a noleggio, i cestini, i cani a noleggio e tutto quanto. Sette pagine di dettagli fondamentali. Ci guardiamo in faccia, poi mi volto e vedo il distruggi-documenti: abbiamo bisogno di pagliuzza.... per preparare i cesti natalizi.... via le sette pagine! Passiamo a cose più concrete: i menù a base di tartufo! Devo ammettere che di scelta ce n'è davvero parecchia, ma in seguito ad una scrupolosa cernita, sono rimasti 3 possibili candidati per la nostra degustazione.
Il problema è che ora siamo troppo indecisi e l'acquolina ci annega i pensieri, quindi, onde evitare di girarci tutti e 3 i ristoranti -stando quindi con le gambe sotto il tavolo per 45 ore circa-, chiedo il vostro aiuto: menù numero 1, numero 2 o numero 3?

Menù numero 1


Antipasti
Stuzzichini della Casa

Tris di primi
Rosette al forno con Tartufo Bianco
Taglioline all’uovo con funghi porcini e Tartufo Bianco
Tortelloni ripieni di ricotta, Parmigiano e Tartufo Bianco

Un secondo a scelta
Costine di agnello dorate al Tartufo Nero
Filetto di maiale con porcini e Tartufo Nero
Rotolo di tacchino con crema Tartufata
Roast beef con parmigiano e scaglie di Tartufo Bianco

Contorni assortiti

Dolce della casa, caffè

€ 45,00 bevande escluse

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Menù numero 2


Tris di primi
Maltagliati della nonna ai sapori dell’orto
Pappardelle saltate in padella con vellutata al Tartufo e scaglie di Tartufo Bianco
Tortelloni di ricotta e Parmigiano Reggiano con scaglie di Tartufo Bianco

Bis di secondi
Roast beef profumato al Tartufo con scaglie di Tartufo Bianco
Prosciutto rosolato al forno

Contorni
Verdure novelle cotte al vapore
Patate alla contadina

Dolci dello zio

€ 42,00 bevande escluse

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Menù numero 3


Antipasto
Carne di pozza alle spezie e Tartufo Nero

Primo a scelta
Tortelloni verdi al Tartufo Nero
Tortelloni ripieni ai funghi,
Pappardelle al Tartufo Bianco

Secondo
Carne del re ai funghi porcini

Contorno
Pannocchia del contadino o polenta fritta

Dolce
Castagnaccio

€ 27,00 bevande incluse con vino della casa
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Allora, che dite, ci date una mano a scegliere?


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sabato 12 aprile 2008
Poche ore al Grande Raduno
Domani finalmente il Grande Raduno. Tutta la tribù, o quasi, sarà chiamata a partecipare all'adunata completa di tutti i cugini della tribù reale. E ci saranno personaggi illustri come: Naso Imponente e Pancia Che Tuona; Ride Coi Denti e Penna Gialla; Tetta Rigonfia e Grande Narice; Schiena Scricchiolante e Pistola Verniciante; Casella Intasata e Fiore di Carta; In'duel'na'indué e, dulcis in fundo, OEDV e Tortello Verace!! Non elenco il naname vario (la prole dei citati) perchè non tutti hanno la loro nomenclatura indiana... La digraziata Sommersa Dalla Melma mancherà (e verrà severamente punita per questo), mentre la famiglia di Piede Che Puzza ha a che fare con un nuovo erede che vuol nascere prima del tempo, quindi è giustamente scusata. Mandando un bacio agli assenti, approfitto per mettervi al corrente del menù, perchè ogni Grande Raduno merita una Grande Abbuffata!! (E anche perchè per dipingere una parete grande, ci vuole un pennello grande!)

Antipasti
Salame del contadino
Coppa Brianza e Pancetta della casa
Vellutata di lardo di Cinta Senese
Verdure grigliate della casa
Nuvole di verdure e Cadreghe fritte

Primi piatti
Risotto alle verdure di stagione o ai funghi
Tagliatelle al ragù di Cinta

Secondi piatti
Prosciutto di Cinta con le castagne
* oppure Arrosto con i funghi
* oppure grigliata mista, oppure bollito misto
* oppure tante altre specialità di carne
Insalata dell'orto e verdure cotte

Formaggio
Taleggio o Capreggio fresco a piacere con miele

Dolce al carrello
Caffè e ammazzacaffè

Ora, prima di farmi trovare sotto il tavolo a sgranocchiare una gamba della mia sedia (precedentemente salata), qualcuno potrebbe spiegarmi cosa sono le CADREGHE FRITTE???
Sarà una giornata meravigliosa in questa bella vita.


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giovedì 17 gennaio 2008
Saint Honoré
Finito! Ho preparato una tortina per la visita dei miei vicini di tenda e, anche se la visita è stata rimandata a data da destinarsi, lascio comunque a disposizione una fettina per tutti i passanti.
Tipologia: Saint Honoré. Visto che ci preoccupiamo della nostra linea (vedi post precedente), ma non tutti in modo perpetuo, ho pensato di fare una Saint Honoré per le persone alle quali non gliene può fregà de meno della linea...


...mentre le persone a dieta si dovranno accontentare di ciò:


Buon appetito golosoni!!!!

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mercoledì 16 gennaio 2008
Una città a dieta
Tratto da Sanihelp.it

Il proposito dietetico più ambizioso del 2008? Far dimagrire un’intera città, per un totale di ben 450 tonnellate in meno.

L’incredibile proposta arriva dal sindaco di Oklahoma City, Mick Cornett, deciso a far uscire la sua città dalla classifica delle venti città più grasse d´America stilata dalla rivista Men´s Fitness.

A rendere obesi i cittadini (e il sindaco stesso) sarebbe la combinazione malsana di troppi fast-food e poche zone pedonali, troppa sedentarietà e poche strutture disponibili per fare sport e vivere all’aria aperta.
Così, al grido di "L’unione fa la forza", Cornett ha lanciato un sito web che offre suggerimenti, ricette e indicazioni per partecipare alla dieta collettiva, oltre alla possibilità di registrare i progressi individuali, di usare un blog per confrontarsi con gli altri, e di ottenere informazioni su iniziative e manifestazioni a sostegno della sfida lanciata dal primo cittadino.
Ad oggi il portale, aperto dal 31 dicembre scorso, conta 8620 adesioni e una perdita di peso complessiva di 273 chili, pari a 3 chili a persona.

La sfida è ancora lunga, ma ciò che conta è che l’idea rivoluzionaria di Oklahoma City potrebbe prendere piede anche in altre città, aiutando a contrastare l’epidemia di obesità che rappresenta, soprattutto negli Usa, una vera emergenza sociale. Tant’è che la prima città a dieta è solo quindicesima nella lista nera delle 20 da mettere a stecchetto…


Che gli USA sopravvivino a porcate, siamo tutti d'accordo, ma secondo me sto Michele Fagiolino (Mick Cornett) mangia pane e volpe la mattina! In verità era lui che voleva mettersi a dieta e, si sa, quando uno si mette a dieta pretende che anche tutti gli altri componenti della famiglia si mettano a dieta [giusto per evitare di vedere tuo figlio divorare un BigStraMcCheeseCickenTomatoBurger mentre tu sgranocchi un gambo di sedano crudo], ma in questo caso si può parlare, secondo me, di abuso d'ufficio!!! E che esagerazione, addirittura tutta la città!!! 8D

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lunedì 10 dicembre 2007
Ottima coca cola
Lasciatemi questi cinque minuti, queste poche righe per descrivere un locale situato nell'immediata provincia bergamasca, appena dopo il ponte di Paderno d'Adda, dove abbiamo cenato sabato sera. Il suo nome è Osteria Vecchia Bergamo, ristorante/pizzeria. Non è una new entry per noi, in realtà ci siamo andati diverse volte, ma a causa di un imprevisto ci sono stati circa due anni di latitanza da parte nostra. Una cosuccia da niente... insomma... magari siamo noi troppo schizzinosi e sofisticati, ma credo che la pizza fredda e la bibita calda, un servizio pessimo e un tiramisù dalle colorazioni tendenti al verdognolo siano dei motivi più che ragionevoli per depennare definitivamente un locale dall'elite.... Così successe e questo fu il motivo della nostra fuga.
I posti più agili, alla fine, sono sempre quei 3 o 4 ... e noi li visitiamo in serie, ma ieri volevamo andare in un posto diverso. Il caro Tortello, visto che siamo quasi a Natale e a Natale pare si debba essere più buoni, ha suggerito l'espulsa Osteria Vecchia Bergamo. "Perchè no? Magari era solo una sera, dopotutto i primi tempi ci trovavamo bene... proviamoci ancora" disse.... in pratica voleva dargli una seconda chance... e, per citare il mitico Artemio de "Il Ragazzo di Campagna",... Una chance? Va bene, è grande? No perchè non so se ho posto a casa. E sia!
Appena entrati e ho visto la faccia del proprietario ho tirato un sospirone... evviva evviva, c'è!!!! L'ultima volta, la fatale, non c'era e credo che in parte questo abbia contribuito al fallimento di quella sera! Ci ha accolto con un caldo "Buonasera, come state?", mah... a parte il freddo porco, la fame felina, e la diffidenza tipica dei gatti.... cioè a parte il fatto che ci sentiamo degli animali, gli restituiamo "Bene, grazie, e lei?" perchè richiedere, benchè palesemente disinteressati, è cortesia! "Mah, tutto bene, si tira avanti". Ecco lì, proprio in quel momento, proprio in quel punto, mi sono sentita una merda! Per tutto lo sparlare fatto ad amici e conoscenti riguardo a quel posto in tutti questi anni... e lui era lì, sempre sorridente e gentile!!
Ci accomodiamo ai tavoli, e lo spettacolo inizia! Ritrovo con piacere una certa familiarità negli spostamenti e negli atteggiamenti del capo... che fu soprannominato "Ottima Coca Cola" (per questioni di velocità lo chiamerò OCC), e ora capirete anche il perchè!
Arriva il momento delle ordinazioni: che gusto ordinare una pizza senza il timore di poter morire dopo la digestione per l'ingerimento di qualche xxxyyycocco yyxyyxxifidus nocivo proveniente dal cartone... certo, spero che non si inventino qualche virus trasmettibile dalla porcellana... lì sì che sarebbe un casino!
"Per lei signora?", disse OCC alla mia amica... "Una vegetariana!"... lui "Ottima scelta, fresca e salutare, complimenti!! E per lei?" chiese a Naso Imponente... "Una margherita"... "Ottima scelta anche la sua, un classico! E per lei?" verso di me.... io, fiera di poter aver fatto la scelta più OTTIMA... "Una Mari e Monti, grazie".... e lui mi spegne con un "Uhm.. sì... ottimo..... un po' pesante, ma buona". Eccoci qui. OEDV, la burinozza che se magna la pizza che si riproporrà come l'abbacchio alla domenica! Accidenti, questa prova non l'ho superata... Eccheccavolo però, qui quello da giudicare è lui, non io... ma il cliente mica ha sempre ragione?
Svolazza tra gli uomini a prendere le ordinazioni debuttando con un garbatissimo "Oooooohhhh che tavolo importante, cosa porto a questi cavalieri?". Sghignazzano per qualche minuto e poi passano al beveraggio. Prende nota delle ordinazioni maschili e poi, alzando appena la testa disse "E per voi signore? Dell'ottima acqua naturale, vero?". Sottotitoli: tè, con la pizza vegetariana, sei troppo salutista per una birra... quell'altra con la margherita, se non è acqua è coca cola... e per l'ultima, beh, per una che prende Mari e Monti non può introdurre nello stomaco qualcosa di più impegnativo di un'acqua naturale!! Anche quella gassata sarebbe micidiale! Annuiamo depresse, tranne Naso Imponente che si oppone energicamente chiedendo a gran voce una lattina di coca cola! Io sono quasi sicura che l'abbia fatto solo ed unicamente per sentirsi dire ciò che tutti noi aspettavamo con ansia, ovvero "un'ottima coca cola!".... così fu! Arriva al tavolo.... appoggia "un'ottima bionda" davanti a Tortello (e da come l'ha detto mi faceva anche ingelosire il fatto che un'ottima bionda fosse davanti a Tortello, a bollicine aperte, ecco!), "un'ottima coca cola in questa nuova confezione, più alta e longilinea per facilitarne la presa" davanti al naso di Naso Imponente e "un'ottima acqua naturale facente parte del Gruppo San Pellegrino Terme" quà e là! Saltando dall'ottima pizza, a delle ottime fragole e finendo con un ottimo caffé, terminammo la nostra serata lì e, tutto sommato, abbiamo mangiato bene e ci siamo trovati.... OTTIMAMENTE!
Ok, ho preso la lista e ho riscritto questo nome... hanno sfruttato bene sta chance (ma è amica tua?) e ora possiamo riconsiderare l'idea di passare un'OTTIMA serata in compagnia di OCC.
Non ho siti internet nè biglietti da visita di questo posto, ma se vi trovate a Calusco d'Adda e chiedete della sala Bingo, trovate anche il ristorante. A proposito... dopo cena abbiamo fatto due o tre partite al bingo, ovviamente senza vincitori... ma perchè ci ostiniamo ancora a mettere piede in quel posto? Acc! X(

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venerdì 7 dicembre 2007
Più che un cartone... un bidone!
Sono ufficialmente in lutto.... Oggi mi sono schiantata contro questo articolo, trovato sulla rubrica MSN SPETEGULESS....

La famosa pizza italiana, da secoli la miglior bandiera del nostro paese, rischia seriamente di diventare famigerata!
Sotto accusa in particolare non è il piatto nazionale ma il suo contenitore "take-away". L'annuncio l'aveva dato già un anno fa l'Acli Toscana che, dopo aver consultato uno studio condotto dai Laboratori di Ricerche Analitiche (Alimenti ed Ambiente) dell'Università degli Studi di Milano, ha allertato i consumatori sulla presenza di molecole nocive nei cartoni della pizza. Si trattava nello specifico di di-isobutilftalato, una sostanza tossica mischiata alla cellulosa e impiegata anche negli strati superficiali dell'involucro dei cartoni a diretto contatto con gli alimenti.
L'utilizzo di queste sostanze è bandito non solo entro i confini nazionali ma anche dalla normativa europea che con la direttiva 2004/14/CE relativa ai materiali e agli oggetti di pellicola di cellulosa rigenerata destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, infatti, regolamenta la fabbricazione di contenitori di cartone destinati a venire a contatto con gli alimenti. Neanche a dirlo le sostanze sopra elencate che sempre più spesso abbondano sulle nostre tavole sono rigorosamente bandite dalle norme comunitarie.
"Il sospetto - spiegano alla Lega Consumatori Toscana Acli Toscana - è che i cartoni analizzati dai ricercatori di Milano siano stati fabbricati con cellulosa riciclata: una pratica illegale, in quanto la normativa italiana vieta categoricamente l'utilizzo di carta di recupero per i prodotti 'umidi' ed impone ai fabbricanti di utilizzare, almeno nello strato di carta che deve venire a contatto con l'alimento, l'uso di pasta di carta vergine."
In dichiarata violazione della legislazione italiana, molte aziende produttrici di cartoni per la pizza utilizzavano dunque materiale riciclato.
L'idea che un alimento venga avvolto in materiali riciclati nocivi è già sufficiente a far passare l'appetito ma ad aggravare le cose c'è anche l'abitudine di consumare la pizza direttamente nel cartone, previo ulteriore riscaldamento nel forno di casa, dopo aver asportato il coperchio della scatola....ancora più dannoso per la salute!!
"Il rito della pizza a domicilio è un'abitudine orami consueta per moltissime famiglie italiane - prosegue Lega Consumatori Acli Toscana - si calcola infatti che siano circa 1.300.000 le pizze da asporto che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole. Tavole alle quali siedono anche numerosi bambini. Il problema è quindi valutare con urgenza l'entità del fenomeno sul territorio ed il grado di pericolosità del di-isobutilftalato, nonché di altre sostanze che potrebbero essere presenti in modo analogo nei cartoni da asporto delle pizze confezionati con materiale riciclato."
Ad inasprire la pillola sulla pizza nazionale anche i risultati di un'inchiesta condotta dal settimanale 'Il Salvagente' che riporta come in un laboratorio di Pavia, incaricato di svolgere dei controlli sui cartoni destinati al trasporto di pizza, sia stata rilevata la presenza di benzene, flatati, fenoli, naftalene. Tutte sostanze, naturalmente, che dovrebbero essere vietate ma sempre più spesso arrivano di nascosto nelle nostre cucine.
Un attentato in piena regola alle tavole degli italiani, già fortemente provate dalle allarmanti denunce sulla presenza di particelle di metalli pesanti altamente cancerogene, in biscotti, pane e latte. Buon appetito a tutti!


Buon appetito a tutti????? Ma cosa fai, sfotti? Non ti rendi conto che con questo articolo hai provocato crisi di vomito, crisi isteriche, cristi di astinenza... (e mettiamoci anche le crisi post-parto va)!?????
Si potrebbe tornare alle vaschettine di plastica rotonde, infilate una sopra l'altra e messe nel sacchetto di carta.... le pizze si raffredderanno prima, ma almeno le si possono mangiare senza il patema di prendere chissà-quale-cacchio-di-virus-mortale.... Che amarezza...

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domenica 2 dicembre 2007
OEDV is back!

Visto che oltre ad essere Svamp Inside, sono anche un po' Bastard Inside, inizio con questa, che è la foto del panorama che accompagnava i miei pranzi (tutti uguali per la verità.... quest'anno niente insalatina agita&gusta Bonduelle, ma prelibatissimi tramezzini gelidi al salmone + una crema burrosa non meglio identificata incorporata a strani organi vegetali verdognoli..... non avevo molta scelta, era l'unica forma di cibo senza poulet all'interno della fiera!) durante il mio soggiorno-lavoro a Cannes.... niente male è?
Sono tornata! Non dico fresca come una rosa perchè le mie ore di sonno erano alquanto limitate e i miei piedi ancora adesso tremano alla vista dei tacchi che per 3 lunghissimi giorni li hanno costretti a prestazioni crudeli..... ma sicuramente sono felice come una Pasqua, anzi, dato il periodo, come un albero di Natale! Bel tempo, un po' freddino forse rispetto all'anno scorso, ma comunque sempre mare.... Il mare che alla mattina costeggiavamo per raggiungere a piedi il Palais du Festival e che la sera rompeva il silenzio con le sue onde frastagliate.... Uh! A proposito di sera e di rompere il silenzio.... lo sapevate che a Cannes ci sono delle casse per strada che trasmettono il cinguettio degli uccelli anche di sera? Quest'anno no, ma probabilmente perchè stanno facendo dei lavori dappertutto in vista del 60° anniversario del festival del cinema che avverà l'anno prossimo... o forse perchè finalmente si sono resi conto che era un'idea abbastanza idiota!
Ora ci arrivo.... lo so che voi buongustai morite dalla voglia di conoscere le tappe gastronomiche di questi giorni, per cui, preparatissima come sempre, ho raccolto abbastanza materiale da far invidia alla guida Michelin!
Siamo ancora in Italia, il nostro team è bello perchè siamo tutti d'accordo sulla tappa fondamentale da rispettare ogni volta che si passa da Varazze...
Il Melito... ristorantino trovato per caso nel lontano (?) 2004, causa deviazione obbligatoria all'uscita di Varazze durante il viaggio di ritorno dell'edizione di quell'anno di MarediModa. Luogo in cui fu svolto l'addio al nubilato di Naso Imponente. Guru della pepata di cozze!!! E' un posto piccolino, ma molto carino e, se ci capitate, credetemi: vale davvero la pena di entrare e lasciarsi trasportare dai profumi ittici che provengono dalla cucina..... anzi, dalla micro-cucina... perchè è grande più o meno come il bagno di casa mia (quello grande, quello che per anni si è lasciato immacolato perché più bello, come succedeva in quasi tutte le famiglie!). Anche la panoramica della costa ligure, comunque, non scherza mica!
Bisinfi come dei tombini dopo un giorno di pioggia ininterrotta, proseguiamo il nostro cammino verso la Francia.... momenti di vera commozione all'apparir del cartello blu europeo.... attimi di euforia al vedere sul display del cellulare "SFR" invece che "OEDVFONE", seguiti da 737 sms di benvenuto..... piccoli brividi nell'attimo in cui passò il cartello dell'uscita di Juan Les Pins (Eleonorisha, ti penso sempre quando ci passo!) e poi eccoci qui... a Cannes.... dove ho scoperto che i peggio tamarri in fatto di automobili abitano tutti lì!!
Passi per il TUNZ-TUNZ che trasudava dai finestrini, passi per i cerchi (degni del miglior tecnico della lavatrice che consiglia Calfort, che giravano anche se l'auto era ferma al grido di "la lavatrice vive di più, con Caaaaaaaaaaalfooooooooort!!")... ma il colore.... no dico, avete visto? Se il tubo di scappamento era più lungo poteva essere scambiata benissimo per un Chupa-Chups alla panna/fragola!!! Che amarezza.....
Durante il giorno alla fiera si è lavorato parecchio per cui alla sera eravamo tutti un po' lessi.... ma la fame ci raggiungeva nell'istante in cui i tramezzini di polistirolo si dileguavano, quindi dopo circa 1 ora dell'ingerimento.... quindi si usciva a mangiare, con clienti e agenti, e alla fine il letto lo si vedeva sempre tardi!! Per le prime due sere abbiamo cenato al Farfalla, che si trova proprio in fronte al Palais du Festival. Ci andiamo tutti gli anni perchè si mangia bene, il servizio è ottimo ed è il ristorante che ti dissangua meno di tutti, nonostante la posizione. E infatti anche qust'anno ci siamo trovati da Dio. L'ultima sera, mercoledì, abbiamo provato un ristorante nuovo, suggeritoci dal rappresentante francese della ditta: il Pastis. Il posto esteticamente non era un granché, ma dire che abbiamo mangiato bene è un offesa, perchè abbiamo mangiato DIVINAMENTE.... Inoltre, credo sia l'unico ristorante in tutta Cannes (probabilmente in tutta la Francia) con un cameriere apposta per noi che parlava un italiano perfetto, quindi per la prima volta abbiamo capito subito cosa ordinavamo!!! Unico difetto? Una grappa: € 10,00............ O___O .......... Vive la Cote d'Azur!!


Giovedì sera siamo tornati relativamente presto, diciamo che ci abbiamo messo più tempo per uscire dal bouchon di punta a Milano che a fare Cannes ---> Milano! Ad ogni modo, il coma mi si è protratto lungo tutto venerdì e anche oggi non sono messa meglio.... quando vado alle fiere avrei sempre bisogno di una settimana di ferie dopo, per ripigliarmi fisicamente e per scacciare la depressione post-Francia..... E ora che sono tornata e che manca meno di un mese a Natale, posso dichiarare ufficialmente che il mio 2007 può finire anche oggi!
Quest'anno m'è andata anche meglio degli altri anni, perchè ho incontrato una celebrità e mi sono fatta fare una foto.... eh eh eh eh...!!!


Indizio: io non porto gli occhiali in questa foto..... come sto bionda?

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lunedì 5 novembre 2007
Intartufamento
Eccomi qui, ci sono, sono ancora viva e vegeta, un po' stanca dal viaggio, gonfia di cibo e stremata dalle vicissitudini....
Partiamo col dire che il mio corpo, anzichè essere formato di acqua per il 90%, è formato da sfiga grezza allo stato brado per il 99%.
Questo spiega come mai, dopo mezza giornata che ero coi piedi in Santammoreland, il mio cellulare è svampato, o meglio, il carica-batteria del mio cellulare è svampato (e ovviamente non sono venuta a conoscenza di questo prima che la batteria fosse a -1).
Questo spiega come mai venerdì mattina mi sono svegliata... anzi, diciamo le cose come stanno: sono stata svegliata alle ore 08.03 dai simpatici richiami partenopei di 8 persone dai 9 ai 65 anni che alloggiavano nelle stanze tutte intorno alla mia, due per stanza (evidentemente nessuno gli ha spiegato che è possibile aprire la porta di ingresso della camera, avvicinarsi con passo leggiadro alla porta del vicino, sfiorare delicatamente le nocchie sul pino lavorato ed inciso col numero 10, e porre il quesito "siete pronti per la colazione?" in maniera del tutto impercettibile..... anziché urlare le 3 parole chiave, poche ma buone, "ALLORAAAAA!! COLAZIONEEEE! DA BASSOOOOOOOOOO!" dal bagno di una camera a quello dell'altra, chiaramente una a nord-ovest e l'altra a sud-est...... Ma poi dico: è vacanza? Perchè cacchio devi fare colazione alle 8 di mattina??? Non puoi mica farla a 5 minuti dalla fine dell'orario limite massimo consentito come tutti??).
Questo spiega perchè, quella stessa mattina, avevo un pessimo aspetto, un pessimo stato fisico ed un pessimo carattere (nulla che un tubo di Vivin C non potesse rimediare).
Nonostante questo alone di fatture, bamboline woo-doo e sortilegi, tutto è andato benissimo e la degustazione del tartufo: un trionfo!!


Io e Tortello ci siamo affidati alle cure culinarie del ristorante K2, in Piazza Marconi a Montefiorino, per la tribù: da Adriano. Quello che vedete sopra è il menù; diversi ristoranti convenzionati con la Sagra, per i giorni dal 27 ottobre al 4 novembre hanno cucinato solo tartufo e questo è uno di quei ristoranti.
Ci siamo tuffati in un piatto (porzioni modenesi) di tortelloni di ricotta e Parmigiano con tartufo bianco. Il mio palato ballava la Lambada e i miei denti si battevano il 5 fra loro dicendo "Finalmente ci dà da masticare qualcosa di sensato sta vegetariana del XXXXX!!". Avete in mente la libidine? Ecco, di più!! A ogni tortellone ingerito, una lacrima di gioia mi solcava il volto. Ogni tortellone circolava nella mia bocca per almeno 2 minuti, di modo che ogni singola papilla gustativa poteva godere del sapore! Porca miseria, che buoni!!!
Nota a me stessa: alla prossima produzione di tortelli aggiungere prova con ripieno ricotta e Parmigiano (e anche coi piselli, come da ricetta di Antonellina a Mezzogiorno di Cuoco).
Io mi sono fermata lì, troppa l'emozione (e troppi anche i tortelli... saranno stati un kilo e mezzo!). Tortello invece, impavido come un gladiatore, passò al rotolo di tacchino farcito in salsa tartufata. Non ho mai visto i suoi occhi brillare così tanto nemmeno quando guarda me... accidenti, ero anche un po' gelosa... maledetta tachinella che lo prende per la gola!! ;p
Il tutto contornato da un buon vino rosso... quale? Un buon vino rosso! Perchè tante domande? Concentratevi sul cibo! Ok, non mi ricordo più che vino abbiamo preso.... ma ho detto che era buono e quando dico che un vino è buono significa che ne ho bevuto un po' e che quindi il mio cervello ha cancellato ogni altra informazione. Avevamo un lungo pomeriggio di camminate tra le bancarelle al freddo e al gelo davanti a noi, dovevo pur darmi coraggio in qualche modo!
Infine, prezzo di favore, sconto tribù che non posso riferire perchè il buon Adriano ci ha minacciato abbastanza seriamente in caso di spargimento della notizia.... ma anche il prezzo normale del menù completo è un'elemosina se paragonato a quello che si potrebbe trovare in un caso analogo in Brianza (consideranto il fatto che di tartufi quest'anno non ce ne sono stati poi tanti)!!
Che dire, l'Appennino è sempre l'Appennino.... e a Tortello: smakkete!!

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lunedì 29 ottobre 2007
Le immagini raccontano
Ho le foto del P-Day, ma dato che sono tutte da scannerizzare, or che finisco potrei cadere in uno stato semi-comatoso quindi ne ho scelte 3. Queste foto riescono, secondo me, a rendere perfettamente l'idea di ciò che è successo quel famoso 14 ottobre 2007.


Il ginocchio e brandelli vari di una delle sorelle

I miracoli che ha compiuto il purscell: Teo di nuovo con la tromba!

I giganti buoni ed il bambino

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Dalla produzione al consumo
E' domenica sera, una di quelle domeniche sere che seguono un weekend di maratona culinaria come ne capitano spesso ultimamente.
La compagnia di ieri sera è stata bellissima e mi sono divertita un casino (spero altrettanto i miei ospiti). Mi dispiace che non siano venuti Serena, Franca e Riki, ma per non fargli perdere nemmeno un momento del tema principale della serata, ovvero le tigelle, ecco un percorso illustrato delle varie fasi della preparazione, dalla produzione al consumo!


La pasta è pronta per fare una pennichella di 3 orette.
Intanto che la pasta riposa, grattiamo un po' di Parmigiano Reggiano (rigorosamente lui, perchè alla vista del Grana Padano, la pasta avrebbe potuto anche decidere di non lievitare!).

Ecco l'altro re (dopo il Parmigiano) della serata: anche il pesto di lardo è pronto, abbondantemente profumato d'aglio!

La pasta è pronta: vai di smanettamento con l'Imperia!

E le prime tigelle prendono vita...

La tavola è imbandita, tutto è pronto in attesa degli ospiti...

....che credo abbiamo apprezzato: ecco la tigella di Marco!

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sabato 27 ottobre 2007
La Tigellata
Questa sera grande evento..... non c'è ancora nulla di pronto, ma già mi sembra di sentire il profumo. Essì, stasera si mangiano le tigelle!!!
Molti di voi probabilmente non le hanno mai provate o addirittura sentite nominare (sacrilegio!!!), quindi provvedo subito a fornirvi una descizione esauriente (thanks to Wikipedia..... perchè quelli lì, quelli della Wikipedia, le conoscono le tigelle... vergognatevi!!!). ;P

La tigella (in origine crescente o anche nella forma plurale crescentine o crescenti) è un tipo di pane caratteristico dell'appennino modenese. Il nome originario (nell'alto appennino modenese) di questo alimento è "crescente" ma oramai sono diffuse numerosissime varianti, che variano notevolmente di significato da zona a zona (tigella o tigèla modenese o montanara, crescentina o cherscènta modenese o montanara). Il termine crescentina viene comunemente utilizzato nel bolognese per indicare lo gnocco fritto (e di questo prodotto, ragazzi, ne parleremo più avanti perchè si merita un post tutto suo!!). I dischi di terracotta in cui originariamente erano cotte le crescenti erano chiamati tigelle e per questo motivo oggi, specialmente nelle zone di pianura e nel resto d'Italia, ci si riferisce alle crescentine con il sempre più diffuso appellativo metonimico di tigelle.
La cottura tradizionale avveniva impilando la pasta in alternanza con dischi di terracotta precedentemente arroventati nel camino e foglie di castagno. Questi erano rotelle di circa 15 cm di diametro ed un centimetro e mezzo di spessore, formate tradizionalmente con terra di castagneto finemente triturata e modellata in uno stampo di legno con incisioni in bassorilievo (decorazioni geometriche o floreali che poi rimanevano stampate sulla pasta durante la cottura) e poi essiccati e cotti.
Con opportuna maestria la cuoca spostava periodicamente gli elementi della pila per rendere uniforme e verificare l'avanzamento della cottura. Attualmente la cottura è solitamente effettuata in maniera più veloce ponendo i dischi di pasta tra due piastre di materiale refrattario o metallico, in macchine appositamente realizzate per lo scopo, alimentate a gas o elettricità. L'attrezzo più diffuso per l'uso familiare è uno stampo in alluminio che può contenere dalle 4 alle 7 tigelle.

Siccome io non ho "opportuna maestria", ho preferito affidare le mie creature alle candide prudenze di una tigelliera elettrica, esattamente questa:


Le crescentine cotte venivano tradizionalmente consumate tagliandole a metà ed imbottendole con un pesto formato da un trito di lardo di maiale, aglio e rosmarino (noto localmente come cunza di Modena, lo stesso usato per i borlenghi). Oggi vengono normalmente imbottite di affettati e formaggi, primo tra tutti il Parmigiano Reggiano (grattugiato se insieme al pesto).
Si è diffusa anche l'abitudine di utilizzare come farcitura marmellate e creme di cioccolato, cosa però vista malvolentieri dai cultori della tradizione dell'Appennino.
(qui la Wiki ha cannato..... conosco grandi cultori della tradizione dell'Appennino, primo il Malli fra tutti, che non disdegnano affatto una bella tigellona gonfia di Nutella!!)
Che dire, ci aspetta una serata impegnativa, ma è uno sporco lavoro che qualcuno dovrà pur fare!! URRA' ALLE TIGELLE!

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martedì 23 ottobre 2007
La Paella del capo
E' mio dovere dedicare un post ad un genio dei fornelli, cresciuto a pane e "Mezzogiorno di Cuoco", che mi ha reso partecipe della sua ultima creazione, elaborata durante il passato weekend...... lui è il mio capo, Roby, e lei è..... beh, lei è la Paella per eccellenza!! E' raro che uno chef voglia divulgare il suo estro con mezzi pubblicitari, ma me l'ha permesso regalandomi questa meravigliosa fotografia che, oltre a provocare una quantità industriale di saliva, ti tocca nel profondo dell'animo!! 8)
Ed è con immenso piacere che vi presento, Signori e Signore, la Paella del capo!!



Colgo l'occasione per ricordare al Grande Chef che sto ancora aspettando la pepata di cozze promessa almeno 5 o 6 volte!!!

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domenica 21 ottobre 2007
16^ Sagra del Tartufo Modenese
Durante il P-Day si è scoperta la provenienza del mio moroso (in qualche modo collegata alle "festeggiate" sorelle Cappa, nome attribuito alle due maialine sacrificate) e sfavillanti proposte di gite verso itinerari culinari mi si sono presentate da tutti i fronti. Per questo motivo ho deciso di rendere partecipi ed aggiornati i visitatori di questo blog dei vari eventi, luoghi e suggerimenti per apprezzare a pieno i "doni" che l'Appennino Tosco-Emiliano, e in particolare le Valli Dolo e Dragnone, hanno da offrire.
Iniziamo quindi con........

In questo mondo in cui il prezzo di quasi tutto ciò che è commestibile aumenta, Montefiorino (ridente cittadina del Modenese) non rinuncia a presentare la sua annuale Sagra del Tartufo, che si terrà dal 27 ottobre al 4 novembre.
Io quest'anno avrò a disposizione "SOLO" 4 giorni per visitarla, ma accorrete numerosi Signori e Signore, non sapete cosa vi perdete!! Un paese inondato dall'aroma del tartufo, con bancarelle colorate di tutti i prodotti tipici: dal tartufo appunto, in quanto ospite d'onore, al Parmigiano.... dalle castagne al lardo.... insomma tutto ciò che renderebbe felice qualsiasi essere umano che non abbia problemi di cui il post precedente!! Questo è il programma della Sagra:

SABATO 27 OTTOBRE

ORE 12.00: Apertura stand gastronomici in Piazza Europa.
ORE 16.00: Inaugurazione “16^ SAGRA DEL TARTUFO MODENESE”. Presenti le autorità locali e provinciali. Sfilata dei Gonfaloni e taglio del nastro. Apertura del Mercato del Tartufo e degli stand espositivi. Rinfresco per i presenti. Spettacolo del gruppo medievale di sbandieratori, musici, spadaccini, dame e cavalieri “I Mercenari di Giovanni Acuto” di Castiglion Fiorentino (AR).
ORE 18.30: La Rocca di Montefiorino si colora di rosa (iniziativa “Nastro Rosa” per la prevenzione del tumore al seno; www.nastrorosa.it). Accensione delle luci e aperitivo.
ORE 19.00: Chiusura dell'area espositiva.

DOMENICA 28 OTTOBRE

ORE 9.00: Tartufi in MTB. Escursione Guidata alla ricerca delle tartufaie di Romanoro e delle Case Torri di Vitriola - Partenza ore 9.00 da Montefiorino presso stand Comunità Montana – Ritorno ore 16.00 circa – Costo € 7,00 a persona - info: Ciclonatura 339/5915560 - www.ciclonatura.it.
ORE 10.00: Apertura dell'area espositiva. “CACCIA AL TARTUFO”: apprendimento e gioco all’interno del PARCO del TARTUFO. Ad un primo momento divulgativo sul mondo del tartufo a cura della Dr.ssa Alessandra Zambonelli (del Dipartimento Protezione e Valorizzazione Agroalimentare dell’Università di Bologna - Presidente dell’Unione Micologica Italiana) e del Dr. Paolo Berretti (collaboratore del Centro di micologia dell’Università di Bologna), seguirà una divertente “Caccia al Tartufo”, dove i partecipanti – a seguito delle nozioni impartite – dovranno ricercare elementi richiesti e sperimentare sul campo ciò che hanno appreso.
ORE 13.00: Inaugurazione del Metato nel Parco del Tartufo con Aperitivo. Per chi vuole partecipare è disponibile a partire dalle ore 9.30 il servizio navetta per il Parco del Tartufo con partenza da Montefiorino presso l’Oratorio degli Zerbini.
ORE 11.00: Animazioni con artisti di strada.
ORE 11.00: Apertura della Mostra “La devozione che si fa pietra” (Gli Oratori nelle Valli del Dolo, Dragone e Rossenna)
ORE 12.00: Apertura stand gastronomici in Piazza Europa.
ORE 15.30: “I GIULLARI DEL DIAVOLO” - Spettacolo e animazione.
ORE 16.00: Musica itinerante con il Gruppo Musicale "SCIACCHETRA’ STREET BAND". Premiazione del 8° Concorso “Buono come un pezzo di pane….. fatto in casa”: sfilata delle pagnotte di pane e vendita ai miglior offerenti!! Il ricavato sarà devoluto alla LILT di Modena per il completamento del Progetto del Centro di Riabilitazione oncologica “Casa Luce e Sorriso” di Casola (MO).
ORE 19.00: Chiusura dell'area espositiva.

MERCOLEDI' 31 OTTOBRE

ORE 10.00: Apertura dell'area espositiva.
ORE 10.30: Il Villaggio dei Celtoliguri. Rievocazone e ricostruzione di un campo dei Celtoliguri del III^ sec. a.c. nella Pineta della Rocca a cura della “COMPAGNIA DEL CARDO E DEL BRUGO”:.... si torna indietro nel tempo... si incontrano donne e uomini intenti alle loro attività di lavoro e guerrieri con scudi e spade che inscenano duelli, proprio come allora.
ORE 12.00: Apertura stand gastronomici in Piazza Europa.
ORE 17.00: “I FOLLETTI E LA MAGIA DEL PICCOLO POPOLO” laboratorio ludico – Un pomeriggio sul tema dei folletti a cura dell’Ass. Creativendoleria. Ci si traveste e si parte per il viaggio nel bosco, dove i bambini diventano attori e folletti in un bosco incantato, attrezzato come percorso emotivo. Al ritorno si chiude con la danza intorno al falò alla quale segue Esibizione Musicale del Trio “2-CNO” Musica tradizionale irlandese.
ORE 19.00: Chiusura dell'area espositiva.

GIOVEDI' 1 NOVEMBRE

ORE 9.00: "TREKKING YOGA DUE OPPOSTI CHE SI UNISCONO". Info e Prenotazioni: Costanza 328-9039589 (insegnante di Yoga). Costo di partecipazione € 10,00 a persona.
ORE 10.00: Apertura dell'area espositiva.
ORE 10.30: "COME NASCE IL TARTUFO” visita guidata alle particelle sperimentali del Vivaio di Montefiorino a cura del Dr. Paolo Berretti, collaboratore del Centro di micologia dell’Università di Bologna. Ritrovo all’ingresso del Vivaio (durata 1 ora circa).
ORE 11.00: Animazioni con artisti di strada e/o gruppi musicali.
ORE 12.00: Apertura stand gastronomici in Piazza Europa.
ORE 15.30: “MALAPARATA” spettacolo di strada itinerante a cura del Teatro dei Venti.
ORE 16.30: Premiazione del 2° Palio del Nocino dell’Appennino (gli interessati dovranno consegnare alla Comunità Montana una quantità di prodotto pari a 200 cc. entro le ore 19.00 di Domenica 28 Ottobre). I nocini verranno valutati dai maestri del Gruppo Assaggiatori Modenesi di Modena. Verranno premiati i primi 10 classificati. A tutti i partecipanti verrà rilasciato una scheda di valutazione del Nocino consegnato.
ORE 19.00: Chiusura dell'area espositiva.

SABATO 3 NOVEMBRE

ORE 10.00: Apertura dell'area espositiva.
ORE 11.00: Animazioni con artisti di strada.
ORE 12.00: Apertura stand gastronomici in Piazza Europa.
ORE 16.00: Animazioni con artisti di strada.
ORE 19.00: Chiusura dell'area espositiva.

DOMENICA 4 NOVEMBRE

ORE 9.00: "TREKKING YOGA DUE OPPOSTI CHE SI UNISCONO". Info e Prenotazioni: Costanza 328-9039589 (insegnante di Yoga). Costo di partecipazione € 10,00 a persona.
ORE 9.30: Gara dei cani (area Ex Vivaio Forestale). Al termine della gara Premiazioni e sfilata dei cani partecipanti.
ORE 10.00: Apertura dell'area espositiva.
ORE 11.00: Dimostrazione di Karate Shotokan. Tradizionale e sportivo, a cura della Federazione FIJKAM (Federazione Italiana judo, karate e arti marziali) in collaborazione con la Palestra ZEN Club di Castellarano. Partecipano: il Maestro Cintura Nera 3° Dan Cassarà Francesco e gli insegnanti tecnici Ferretti Gianluca e Paolini Maurizio.
ORE 11.30: Premiazione de “La più bella vetrina d’Autunno”, a cura delle associazioni di categoria CNA e LAPAM.
ORE 12.00: Apertura stand gastronomici in Piazza Europa.
ORE 15.00: Spettacolo dell’uomo nella palla “AGO CLOWN”.
ORE 15.30: Esibizione della CORNFIELD ROCK BAND di Palestro (PV) per le vie del paese.
ORE 19.00: Chiusura dell'area espositiva.

Non male, eh? Altre informazioni (in pratica per sapere i ristoranti e gli alberghi convenzionati con la Sagra) sono su www.tartufomodenese.it.
Buon viaggio e buon appetito!! :D

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domenica 14 ottobre 2007
Aspettando il P-Day......
Ci siamo..... fra solo un'ora e mezza parteciperò al primo P-Day (Porchetta Day) di tutta la mia vita, e non vi dico l'adrenalina!!! Beh? Che importa se sono vegetariana? Ci sono sempre i furmagett de Muntavegia!!!! E poi è la compagnia che conta, sono sicura che ci sarà da morire...!!!! :D
Ho preparato una torta per l'occasione; la ricetta mi è stata gentilmente fornita dalla Bellu, che ringrazio e saluto.
Il profumo è spettacolare e il faccino non è niente male.... se è buona ve lo dirò al prossimo post, ma ho fiduciose prospettive!!!
Ecco, magari sarà un po' alcolica (c'è scritto un bicchiere di grappa, ma non è specificato QUALE bicchiere!!!), però chi se ne accorgerà?
Eccovi la ricetta, provate a farla e poi ditemi!!!

TORTA DI MELE E CIOCCOLATO

Ingredienti:

250g di farina - 3 uova - 125g di burro - 3 mele renette ("gusto le ore passate con te come se fossero...... MELE RENETTE!!" Chi è cresciuto con Solenghi, Lopez e Marchesini non può non ricordarsi questa frase!!!) - 50g di noci (o nocciole) sgusciate - 150g di zucchero - 100g di cioccolato fondente - un bicchiere di grappa - una bustina di lievito - un po' di cannella in polvere - pangrattato.

Preparazione:

Lavorate il burro morbido tenuto a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungete i tuorli e continuate a lavorare. Unite la farina, il lievito, la grappa e la cannella. Sbucciate le mele e tagliatele a cubetti, triturate le noci (o nocciole), spezzettate il cioccolato e uniteli al composto mescolando bene. Battete a neve gli albumi e aggiungeteli delicatamente. Imburrate uno stampo dai bordi un po' alti, spolverizzatelo di pangrattato e versate il composto; levigate la superficie, cospargetela di zucchero e cuocete in forno a 180°C per un ora.

Volevo anche aggiungere la foto del risultato, ma anche per quello è meglio aspettare il prossimo post.... ho delle piccole difficoltà!!
Buon appetito e buon P-Day a tutti!!

Aggiornamento al 22/10/2007: Ce l'ho fatta, sono riuscita a mettere in qualche modo la foto della torta su questo maledetto pc!! Eccolo qui il risultato:

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