sabato 28 novembre 2009
Altro giro, altri posti
Anche per quest'anno si è conclusa la mia piccola esperienza personale a Cannes. Per voi tutti che non aspettavate altro, eccomi a consigliarvi itinerari culinari per una buona soddisfazione a prezzi un po' meno costazzurriani del solito. Inizio a ricredermi sul Pastis, ricordate? Ve l'avevo suggerito l'anno scorso... sono davvero spiacente ad ammetterlo, ma quest'anno ne sono rimasta profondamente delusa: mangiato mediocramente e speso esageratamente. Il 10 euro per un Kyr credo vi faccia rendere l'idea, soprattutto se consideriamo che non è un locale sulla Croisette, ma abbastanza interno. A parte il proprietario dotato di particolare savoire faire, direi che il Pastis è stato declassato di un gradino del podio.
Il nuovo numero uno, invece, è il Pub Restaurant Au Bureau, situato a una sriscia pedonale dal palazzo del Festival (dove anche quest'anno mi sono illusa di aver soddisfatto i miei istinti biologici nella stessa toilette utilizzata dalla ragazza che porta il caffé all'assistente della collaboratrice diretta del braccio destro dell'agente del personal trainer di Robert Pattinson), si distingue per stile, gusto, portate e prezzi. Lì abbiamo consumato une salade Au Bureau come entrée, composta da circa 3/4 dell'orto della Grande Mamma Dai Sette Nipoti e circa la metà del banco del pesce dell'Esselunga, il tutto in una marmitta. Quando è arrivata abbiamo capito perché la cameriera ci ha consigliato di aspettare ad ordinare le moules marinées (avevamo voglia di cozze dal momento in cui abbiamo messo piede in suolo provenzale) almeno fino a dopo l'entrée. Giuro che dopo averla finita mi è sembrato di respirare con le branchie.
Ma l'insalata, si sa, fa in fretta a smaltirsi... è mater bi dentro, quindi noi golosoni ci siamo voluti togliere lo sfizio di qualche cozzettina ordinando una porzione in tre. Inizia la preparazione del tavolo e la cameriera porta 1 secchiello di latta verde -per i gusci- e 2 bustine di salviette al limone a testa -quando di solito ne viene distribuita solo una a testa-. Ok, avevo paura.
Le cozze sono arrivate in un cucchiaione gigante di ceramica (avete in mente il porta posate-che-si-usano-per-cucinare e sul quale non ci sta mai niente? Ecco, moltiplicatelo per 10.000... un bidet praticamente!) con le loro classiche patate fritte, un altro secchiello in latta. Una porzione così in Italia sarebbe costata circa 25 euro... lì 14 euro... incredibile. Indossati mascherina e boccale, ci tuffiamo nel bidet per uscirne imbusmati come dei bambini: una libidine.
Vorrei anche spendere una parola per la cameriera che ci ha servito. I camerieri erano solo in due in tutto il locale (in alcuni bugigattoli italiani ce ne sono 5 che girando in tondo senza meta e se gli chiedi gli stuzzicadenti non arrivano mai) e non c'era in terra una briciola di pane, non un tavolo da sparecchiare o un bicchiere fuori posto, non un cliente spazientito. Vedevi questa biondina sfrecciare e ricordarsi TUTTO, portare piatti in ogni centimetro quadrato di braccio disponibile, credo che ne avrebbe portato uno anche in testa se avesse potuto. Complimenti, davvero tanti complimenti alla cameriera che ogni titolare di pub vorrebbe. Quindi, turisti in visita a Cannes, segnatevi questo posto, vale davvero la pena provarci.

Quasi dimenticavo di segnalarvi anche questo posto nuovo scoperto a Varazze, la Trattoria Terracqua. Non è che abbiamo tradito il Melito, ma sono due anni che partiamo di martedì e il materdì è il suo giorno di chiusura, per cui: Melito, nun t'arrabbià! Mi sono chiesta come abbia fatto il proprietario, unico personale presente al momento, a preparare 3 primi diversi (perché noi siamo un po' bastardi inside) in 10 minuti, e di una bontà imbarazzante e delle porzioni ignoranti! Si è mangiato un antipasto misto decisamente ottimo e poi io ho preso un riso ai frutti di mare che parlava. Promosso a pieni voti.

Ecco qui, siamo arrivati al momento clou del post... so che lo aspettavate con ansia.. eravate in trepidante attesa di sapere quale cartonato di protagonisti dei film c'era davanti al palazzo del Festival quest'anno....



Mr. Clooney & Miss Gina Pitt per servirvi!! :D


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giovedì 19 novembre 2009
New Moon
Sicché l'ho visto. Il giorno primaverile in cui si è saputa la data di uscita vedevo davanti a me un tempo interminabile, invece è volato e ieri New Moon movie è uscito e io l'ho visto. Con Naso Imponente e Ciste Che Duole.
Rischio di diventare ripetitiva e noiosa, è ovvio che mi è piaciuto. Non vi so dire se più o meno di Twilight... forse prima di vedere Twilight c'era la sorpresa e l'attesa di veder coi propri occhi, in carne e ossa, i personaggi di un libro, sapete.. la novità... per cui credo che quel film mi sia rimasto un po' più nel cuore. New Moon però, è un concentrato di movimento, sofferenza e amore. E' molto più ricco di libro rispetto a Twilight, dove invece di libro ne è stato tagliato parecchio, ma forse gli eventi dovevano essere collegati un po' meglio...
Ovviamente ho pianto e ovviamente ho lasciato il segno delle unghie sulla poltrona.
Ovviamente da oggi non vedo l'ora che arrivi il 30 giugno 2010, ma per il momento mi posso accontentare di dicembre, quando si vocifera esca Midnight Sun, ovvero Twilight visto dagli occhi di Edward, ma non voglio divulgare notizie false e tendenziose per cui... facciamo che aspetto fino a un periodo intermedio tra i due, quando uscirà il dvd di New Moon e me lo rivedrò.. ancora e ancora e ancora.

Mi sono concessa una civettuola foto da adolescente a suo tempo DiCapriana...



Se proprio dovrò essere io a farlo, lo farò, ma ad una condizione......... SPOSAMI!


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lunedì 16 novembre 2009
Cose belle, cose brutte
Le mie giornate, come credo quelle di tutti gli esseri umani, intercalano cose belle e cose brutte. Questa sera, guardando il tg, mi sono sentita orgogliosa -come poche, pochissime volte in vita mia- di essere italiana. Vedere la gente (quasi tutti ragazzi) che applaudiva, gridava, incitava, cantava, rideva e piangeva, sotto quella finestra dove gli agenti della squadra mobile di Palermo esultavano per l'arresto di Domenico Raccuglia, mi ha commosso. In quelle immagini si gridava al mondo che gli italiani non sono mafiosi. Gli italiani ne hanno pieni i maroni della mafia e di essere abbinati ai mafiosi. Perché i mafiosi non sono italiani, non credo siano nemmeno persone a dire il vero, credo siano più simili alle bestie... con tutto il rispetto delle bestie.

Poi verso fine tg tutto il mio patriottismo sfuma. Intervista ad una hostess romana. Parla in una maniera da far venir voglia di tirar fuori il lanciafiamme dalla borsa. Avete in mente la Cortellesi recitare nei panni della Montessori? Ecco, così e anche peggio. Raccontava, sbattendo le palpebre di gioia infinita, di quanto si ritenesse fornunata e felice per essere stata partecipe ieri sera, e poter partecipare anche questa sera, alla festa organizzata per Gheddaffi. Perché il leader libanese voleva conoscere delle RAGAZZE italiane, tutte in gonna, per un'ora di religione. E noi glielo abbiamo permesso anche, capito? Noi, le stesse persone che osano esporre i crocifissi in scuole pubbliche provocando danni irreparabili alla mente di piccoli pargoletti non cattolici. Noi abbiamo permesso, anzi peggio abbiamo organizzato una festa dove un centinatio di ragazze italiane hanno ascoltato il "catechismo" di una persona che è talmente ben voluta dal suo paese che in migliaia provano a fuggirne via mare. E questa sera c'è il bis... e la hostess: "Ah, ma questa sera è permesso un abbigliamento un po' più causal... ADDIRITTURA QUALCHE PAIA DI PANTALONI!".

Allora mi sposto verso notizie più frivole, ma senza dubbio più utili e sensate della precedente. "Frimousses de créateurs": mostra a Parigi per l'Unicef.



Dal 2003 un centinaio di grandi nomi della moda si dedicano alla creazione di bambole uniche in favore dell'Unicef. Le bambole sono esposte in occasione della mostra "Frimousses de créateurs" al Petit Palais di Parigi fino al 15 novembre e vendute all’asta da Drouot Montaigne il 19 novembre. Jeff Koons, Agnès b, Jean-Paul Gaultier, Max Chaoul e molti altri ancora hanno voluto prestare le proprie doti creative ad un'opera egregia, quale il finanziamento e il programma di vaccinazione infantile. Non ho avuto e non avrò il piacere di visitare questa mostra, ma sbirciando qua e là ho avuto lo stesso il tempo di innamorarmi di queste due, firmate Corolle e Verbaudet:


E per finire la giornata in sincera e spudorata allegria, eccomi a ripensare, a proposito di Parigi, ai graditissimi doni arrivati da Johanna in occasione del mio compleanno. Fantastico esemplare di Tour Eiffel by Esprit, che si è guadagnato a pieno titolo il posto tra il Barbabarba e il cuoricino, pendenti dalle chiavi della mia auto... sempre con me.... i miei compagni di viaggio e portafortuna...



E i famosi "macarons" di Ladurée.. quasi... nel senso: sapete anche voi i tempi delle poste italiane. Uniteli ad un po' di crema di pasticceria fresca, cosa ne uscirebbe? Sì, esatto, una fetta di zola. Allora sono arrivati questi:



delle mini saponette a forma di macarons, ma soprattutto con la favolosa AROMA dei veri macarons. Sapete quella voglia che vi viene quando prendete un lucida labbra alla fragola e vorreste mangiarlo? Ecco, il mio spasmo era più o meno così....



Grazie cara Jo, grazie ancora di cuore.


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martedì 10 novembre 2009
Luna Vegia
Uh! Oh! A proposito di appuntamenti, vampiri, sangue e cippirimerlo, non dimenticatevi che tra una settimana uscirà in tutte le sale italiane il secondo film della saga di Twilight: New Moon.

Ma la notizia vera non è questa, perché il 19 novembre 2009, in tutti gli Oedvarner Village e Oedvuci Cinema mondiali, uscirà la risposta indiana, e ben più interessante, di questo atteso film: LUNA VEGIA.



Gli attori protagonisti, Roberto Patema - Tailleur De Lana - Cristina Strizza, poiché dotati del dono dell'ubiquità, saranno presenti in tutte le sale per gli autografi; non mancate!!

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lunedì 9 novembre 2009
Vampirmania
Credo che sia chiaro e palese a tutti quanti che da quando è uscito Twilight, il film, le librerie di mezzo mondo si sono riempite della saga di Stephenie Meyer e di altri mille mila libri con un unico tema comunicante: i vampiri, gli zombie, tutto-ciò-che-è-morto-ma-ancora-non-puzza.
Persino gli angolini dei supermercati adibiti a libreria sono zeppi di copertine nere e tetre di fianco ai libretti da colorare di Winnie The Pooh.
Io credo di far parte di quella -ahimè- alta percentuale di persone che cascano come dei fichi maturi nel tranello della fascetta. Cos'è? Direte voi. Avete in mente la fascetta che avvolge il libro, con scritto il numero delle cope vendute, la posizione in classifica, ecc.? Ecco, io sono la preda preferita delle fascette, perché tutte le volte che vedo comparire il nome della Meyer sopra una di esse (La nuova Stephenie Meyer!!! La Stephenie Meyer italianaaa!!!), dalla mia bocca esce un bell'amo con tanto di vermiciattolo, e finisco per acquistare il libro. E rimango delusa, sempre. Tranne una volta, ma il libro non l'avevo scelto per la fascetta, bensì per la trama, e infatti mi è piaciuto... e mi è piaciuto anche il secondo capitolo...

Ma andiamo in ordine: ho stilato una specie di classifica, basata sulle mie letture di genere vampiresco in fase after Meyer. Sarà forse che Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn sono stati i primi e insostiuibili a mio parere, poiché generatori di emozioni uniche, ma tutte le letture posteriori a queste mi sono sembrate a tratti insignificanti, a tratti copie malriuscite, a tratti geniali.

Partirei con un buuuuuuuuuuuuu clamoroso per il primo delle sòle che ho acquistato, che si merita a pieno titolo la medaglia d'oro come libro più incomprensibile e noioso della storia. Farfalle Nere di Tara Bray Smith (vedete le scemate che scrivono in copertina pur di vendere?) parla di... boh, chi l'ha capito?? Vi copio ed incollo la trama, presa da Horror Magazine, una trama di 3 righe.. il che dice tutto: Tre ragazzi, ognuno tormentato da un problema diverso. Una storia d’amore, orrore e magia in una America dura ma al contempo seducente e trasgressiva. Storia d'amore -bah- orrore e magia -un'accozzaglia di termini strani sena alcuna spiegazione, avvenimenti scollegati e incomprensibili tra loro- seducente e trasgressiva -talmente coinvolgente da metterci due mesi a finire il libro!-. A mio parere: da eliminare.

Chiara Palazzolo dovrebbe essere, secondo la fascetta, la Stephenie Meyer italiana, e il suo Strappami il cuore si aggiudica senza ombra di dubbio il primo posto come libro più... SCHIFOSO! Sì, proprio nel vero senso della parola. Non nascondo che in alcuni tratti mi sono venuti dei conati di vomito. Volgarità, putrefazione, sesso, crudeltà, bestialità. Questo thriller fa proprio schifo, ma non per la trama (che non parla propriamente di vampiri, più di zombie se vogliamo) o per il modo in cui è scritto, perché su quello non posso dire assolutamente niente, è davvero coinvolgente, ma per il modo in cui vengono fatte le descrizioni: dettagliate, pure troppo. Da leggere a stomaco vuoto.

A Charlaine Harris e il suo Finché non cala il buio, della serie True Blood, non posso rimanere indifferente, ma si aggiudica, secondo me, il primo posto come libro più assurdo. Il sangue sintetico, che se pur vera invenzione è abbastanza divertente che sia usata dai vampiri... è come se noi umani mangiassimo i fagiolini e le melanzane di plastica comprese nella cucina di Barbie! E poi la ragazza che legge nel pensiero, che si fa mordere per piacere e beve il sangue del vampiro per farsi forza... andiamo dai! Da leggere, se volete passare qualche ora senza pensieri, e poi eliminare.

La saga che invece più mi ha colpito per gli avvenimenti e per il coinvolgimento emotivo, è quella della Casa della Notte di P.C. & Kristin Cast, coi loro primi due volumi: Marked e Betrayed.

Adolescenti che vengono segnati e destinati a trasformarsi in vampiri o, se il loro corpo non accetta la trasformazione, a morire. Strappati alle loro vite "normali", il che a volte è un bene, per crescere, studiare ed imparare in una scuola superiore apposita, la Casa della Notte appunto, dove tutto è capovolto: abitudini, diritti, doveri, sentimenti... tutto. Questa saga si aggiudica il primo premio come miglior surrogato della saga di Twilight! Da leggere e conservare assolutamente, se non altro per il fatto che sulle fascette non c'era alcun riferimento alla Meyer!! Per chi lo volesse sapere, Chosen, il 3° volume, uscirà in Italia agli inizi del 2010. E poi dovranno seguire a ruota il 4°, Untamed, il 5°, Hunted ed il 6° Tempted... e noi piccole indiane vampirizzate non vediamo l'ora! ;p

Aspetto i vostri commenti!


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sabato 7 novembre 2009
grrrrrrrr
Avviso per tutti gli iscritti a Facebook:

Scusate, ma Throwfly, il mio fidato lanciafiamme custodito gelosamente in borsetta (Ah! Tra l'altro mi ero dimenticata di menzionarlo nei post precedenti, e a lui non è piaciuta sta cosa. Lo dico per la gente che oggi mi ha incontrato per strada e ha notato la mia metà faccia totalmente priva di capelli, ciglia e sopraciglia) mi ha suggerito che questo errore di Facebook



da qualche tempo appare in modo fastidiosamente frequente e vorrebbe creare un gruppo "Uccidiamo Ops!", ma ha paura delle ritorsioni parlamentari.

Vi ringrazio in anticipo per i consigli e le delucidazioni che sono sicura lascerete in questo post (vi prego, ha minacciato di infiammarmi l'altra faccia... fatelo per Luna Nascente, a lei piace tanto tirare i capelli della zia!!)


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lunedì 2 novembre 2009
Mica scemi!
Weekend decisamente produttivo, quello appena passato: una nuova nipote, un'ingolfata di tartufo... cosa volere di più?? Sì, avete letto bene: sabato 31 ottobre è nata la più bella tra le streghette in circolazione, la piccola (mica troppo, 4 kg di bimba) Laura! E un benvenuto a lei, benvenuta in questa gabbia di matti che è il mondo. Vi aspetterete che le dica "ma chi te l'ha fatto fare di uscire", ma non lo farò primo perché lo dico a tutti i pargoli che nascono e secondo perché alla fine la vita è bene che sia vissuta, non solo immaginata.

Il tartufo, anche quest'anno l'ho nasato un po' e tra una porcinella nascosta in scaglie di tartufo nero e dei gnocchetti allo zola irrorati di tartufo bianco, ho mandato a vadaviaiciapp le ristrettezze alimentari degli ultimi tempi per fare spazio, almeno per un paio di giorni, al sapore vero, quello con la S maiuscola! E che diamine, n'è valsa la pena!

Ma il mio pensiero fisso, cari amici, eravate proprio voi! Sì, vi ho lasciato così, con informazioni mediocri sull'utilità e l'agibilità della borsetta femminile, senza avervi dato la notizia più importante, che custodivo accuratamente solo per voi.
Direte: ma cosa ci sarà ancora da dire su questo argomento?

Vi è mai capitato di trovarvi per l'aperitivo in piazza, in posti all'aperto -magari non in questo periodo altrimenti come ghiaccio per il Martini potreste adoperare le vostre dita- su tavolini francobolliotici e sedie con spalliera arrotondata? Se non vi è mai capitato, immaginatelo suvvia! Qual è il problema principale e fondamentale?
Sì, proprio quello: dove appoggiare la borsa.

Accucciare la Prada di pelle immacolata sul selciato polveroso: non se ne parla.

Pretendere di dividere la sedia, proporzionata al tavolino e su misura per ragazzine in pubertà, con 72 kg di The Bridge colma di tutti gli elementi menzionati nel post precedente: non se ne parla.

Appoggiare la Blumarine da cerimonia, interamente cosparsa di strass, su collant 15 denari col rischio che col minimo attrito parti una Route 66 di smagliatura: non se ne parla.

E più precisamente a tutte le personi normali, che amano la loro borsa da quattro spiccioli e non la vogliono veder calpestata dal cameriere con il successivo e classico goccino di San Bitter in discesa rapida verso l'unico centimetro quadrato bianco di tutta la borsa, cosa si può consigliare?

Eccoli qui, da Hong Kong -che ho sempre pensato fosse il papà di King Kong-, i Bang Hanger, pratici e piccoli (ma pur sempre da aggiungere alla lista delle cose da mettere in borsa) "gioielli" da affrancare al tavolo e sul quale appendere la propria ognimarca bag. E ce ne sono di tutti i colori, eh.. da quelli con forme diverse, di charms o animali...





a quelli con strass e megabrillocchi...



ma i miei preferiti in assoluto sono quelli snodabili, che si richiudono come le palline dei Pokemon e che si riaprono come ditina meccaniche....



Ma cosa ci volete fare... i cinesi sono troppo avanti su queste cose... loro, se vedono un'amica con un mozzicone di sigaretta spiaccicato sul fondo della borsetta, glielo dicono e trovano la soluzione per ovviare a questo imbarazzante problema...
Ora io non oso immaginare cosa si inventeranno se vedranno la propria amica uscire dal bagno col classico pezzetto di carta igienica attaccato alla suola... forse la tazza wc con le staffe?


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