Poi verso fine tg tutto il mio patriottismo sfuma. Intervista ad una hostess romana. Parla in una maniera da far venir voglia di tirar fuori il lanciafiamme dalla borsa. Avete in mente la Cortellesi recitare nei panni della Montessori? Ecco, così e anche peggio. Raccontava, sbattendo le palpebre di gioia infinita, di quanto si ritenesse fornunata e felice per essere stata partecipe ieri sera, e poter partecipare anche questa sera, alla festa organizzata per Gheddaffi. Perché il leader libanese voleva conoscere delle RAGAZZE italiane, tutte in gonna, per un'ora di religione. E noi glielo abbiamo permesso anche, capito? Noi, le stesse persone che osano esporre i crocifissi in scuole pubbliche provocando danni irreparabili alla mente di piccoli pargoletti non cattolici. Noi abbiamo permesso, anzi peggio abbiamo organizzato una festa dove un centinatio di ragazze italiane hanno ascoltato il "catechismo" di una persona che è talmente ben voluta dal suo paese che in migliaia provano a fuggirne via mare. E questa sera c'è il bis... e la hostess: "Ah, ma questa sera è permesso un abbigliamento un po' più causal... ADDIRITTURA QUALCHE PAIA DI PANTALONI!".
Allora mi sposto verso notizie più frivole, ma senza dubbio più utili e sensate della precedente. "Frimousses de créateurs": mostra a Parigi per l'Unicef.
Dal 2003 un centinaio di grandi nomi della moda si dedicano alla creazione di bambole uniche in favore dell'Unicef. Le bambole sono esposte in occasione della mostra "Frimousses de créateurs" al Petit Palais di Parigi fino al 15 novembre e vendute all’asta da Drouot Montaigne il 19 novembre. Jeff Koons, Agnès b, Jean-Paul Gaultier, Max Chaoul e molti altri ancora hanno voluto prestare le proprie doti creative ad un'opera egregia, quale il finanziamento e il programma di vaccinazione infantile. Non ho avuto e non avrò il piacere di visitare questa mostra, ma sbirciando qua e là ho avuto lo stesso il tempo di innamorarmi di queste due, firmate Corolle e Verbaudet:
E per finire la giornata in sincera e spudorata allegria, eccomi a ripensare, a proposito di Parigi, ai graditissimi doni arrivati da Johanna in occasione del mio compleanno. Fantastico esemplare di Tour Eiffel by Esprit, che si è guadagnato a pieno titolo il posto tra il Barbabarba e il cuoricino, pendenti dalle chiavi della mia auto... sempre con me.... i miei compagni di viaggio e portafortuna...
E i famosi "macarons" di Ladurée.. quasi... nel senso: sapete anche voi i tempi delle poste italiane. Uniteli ad un po' di crema di pasticceria fresca, cosa ne uscirebbe? Sì, esatto, una fetta di zola. Allora sono arrivati questi:
delle mini saponette a forma di macarons, ma soprattutto con la favolosa AROMA dei veri macarons. Sapete quella voglia che vi viene quando prendete un lucida labbra alla fragola e vorreste mangiarlo? Ecco, il mio spasmo era più o meno così....
Grazie cara Jo, grazie ancora di cuore.
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Innanzitutto grazie per la colonna sonora di Edith Piaf, fantastica.
Poi, spero che tu sia più spesso orgogliona di essere italiana come lo sono io.
Meno crocefissi e più tricolori. :-)
Poi ma che figose le bambolineeeee...!!!
E le saponette sanno di maccheroni? Cioè di pasta?
Al sugo? Aglio e olio?!