Invito quindi il nostro vincitore a presentarsi ed a ritirare tra le lacrime di commozione (che volendo possono essere fornite dalla redazione) il premio ambito.
Conto in una partecipazione numerosa alla prossima iniziativa, che sarà certamente il prossimo autunno, perchè ora abbiamo tutti bisogno di ferie.
Volete sapere qual è stato il momento più movimentato e adrenalinico della giornata di oggi? Lo volete sapere? La ceretta.
Da una ceretta fatta a luglio, credetemi, si possono imparare un sacco di cose. Prima fra tutte, amiche mie (e mi rivolgo alle donne perchè l'argomento riguarda soprattutto loro), imparate a dire NO quanto la vostra cerettista di fiducia vi chiedere con un sorrisino sarcastico "lo vuoi sgambato?" (l'inguine). Perchè, io non so: arriva l'estate e a tutti i costi ti vogliono ridurre come un malato di alopecia (con tutto il rispetto ai malati di alopecia).
Arrivi lì e prima ti stordiscono, con fiumi di parole e domande. Partono dalle gambe, ti stordiscono con le ascelle e poi arrivano lì. E ti chiedono: "lo facciamo un po' sgambato l'inguine?". Tu sei stordita dal dolore delle ascelle, confusa dal fatto che ti possa aver fatto quella domanda perchè effettivamente così fai schifo, e intristita dai discorsi di viaggi e ferie che tu non potrai mai fare, e allora ti lascia andare in uno squallido: "sì sì"... Nooooooo Cri, nooooooooooooooooooooo!!!! Il mio grillo parlante ha fatto le valige e se n'è andato sbattendo la porta, sbamm! Mentre borbottava qualcosa del tipo "Possibile che in tutti questi anni non abbia ancora capito una mazza? Ma che ci sto a fare io qui??"
E lei, la cerettista killer (che chiameremo CK per questioni di praticità), s'illumina. Dalla bocca fuori escono le punte dei canini cresciuti per l'emozione. Nello stanzino accanto, qualcuno ondeggia una lastra di alluminio per simulare il tuono di un temporale estivo. Il proprietario del centro benessere, levatosi la divisa, scopre un completo grigio topo e preme con veemenza i tasti di un organo impolverato, echeggiando note rotte. Di colpo l'atmosfera si fa oscura, e tutto quello che vedi è: il barattolo rovente della cera all'olio di Jojoba, il coltello spalma-cera che ti sembra più appuntito del solito e la CK contornata da uno strano alone rosso fumante. CK sogghigna un appena accennato "Va bene", e lì, proprio lì, proprio in quel momento ti penti di non aver fatto il segno della croce la mattina appena sveglio. Spalma, strappa, strappa, spalma. Ogni strappo una lacrima. Provai un senso di re-birthing, ma poi mi sono resa conto che nemmeno da neonata ero così nuda. "Eh, sai, questi non stanno bene, questi altri si vedono col costume, e questi qui danno fastidio" dice CK..... ma che me la vuoi mettere in un piatto di portata contornata dalle patate al forno??
Quindi, amiche mie, ascoltatemi: dite no alla violenza, no alla patata con le patate al forno!
Discover Moby!
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PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Ciao CRI CRI !!