E' domenica, ora di pranzo. Oggi mangiatona esagerata di pesce, che la Bellucci commenterebbe così: "Mo' se scparo un rutto faccio crescere le pinne a tutti, sa!". Come antipasto abbiamo preso il "Percorso di mare", ci si aspettava un piatto zeppo di conchiglie e cose con occhietti ed antenne, ma no... percorso si chiama e percorso era! Nel senso che i piatti ti arrivavano a tappe, sette o otto stuzzichi caldi e freddi... e la libidine era già alle stelle. Poi, come secondo (ho avuto fortunatamente il buon senso di non nuotare in una piatto di spaghetti allo scoglio), gamberoni al rum con insalata di arance.... e oramai ero talmente presa che le mie mani stavano già assumendo le sembianze di due chele. E infine il dolce... e lì... la fine! Rotolando fuori dal ristorante mi convinco che è arrivato il momento di porre una svolta alla mia cellulit.. ehm, volevo dire alla mia vita. Complice una giornata praticamente primaverile, mi convinco che è ora di riesumare dalla polvere i miei Rollerblade, che da ben 5 anni giacevano tra ragni e acari, nell'armadio del box. Ma prima: preparazione musicale! Mai pattinare senza Lenny Kravitz nelle orecchie! E come i roller erano desaparesidos da 5 anni, anche il walkman (sì, non c'è l'ho l'I-Pod.... ma di che vi stupite? Sono io! Sono sempre quella che ha la macchina fotografica a rullino, eh!) era nascosto nel più infimo dei posti: il mio armadio. Mi sono legata una corda alla vita, dando istruzioni alla Grande Mamma Dai Quattro Nipoti di strattonarla ogni tanto per vedere se ero ancora viva, e mi sono addentrata nella foresta nera del mio armadio che, vi dico solo questo, contiene cose che risalgono a circa 10-15 anni fa. Quindi: cerca il walkman, trova il wlakman, scopri che delle cuffie è rimasto ben poco, cerca altre cuffie, rinuncia a cercare altre cuffie, cerca il walkman vecchio, trova il walkman vecchio, scopri che le cuffie del walkman vecchio sono in buono stato, muovi la corda dalla felicità così la GMDQN sa che deve tirare perchè ho finito, infila le cuffie, accendi il walkman, scopri che le pile sono scariche, cerca le pile, ne servono due, ne hai una, smonta le sveglie di tutta casa per cercare una pila, trova la pila, infila le pile, accendi il walkman, FUNZIONA!!!! Mi sono infilata nella mia felpa del Farneta (vedi foto dei Perfect Bros nella colonna a sinistra) e viaaaaaa verso strade migliori!!! Sulle note di
Battlefield of love inizio ad avviarmi verso il parcheggio dell'Auchan, meta fissa delle mie pattinate passate. Durante il primo tratto di strada, ovvero da casa mia fino in fondo alla via, ho fatto lo yogurt. L'asfalto ha una trama paragonabile a un cesto di ceci. Trrrrr trrrr trrr, traballavo tutta e credo che quel tratto di strada sia stato più efficace di un'ora e mezzo di massaggi della macchina di Monika Sport. Poi arriva finalmente l'asfalto normale e allora inizio a volare! Ignorando il fatto che, in discesa, sono stata superata da un bambino con la Gaucho, annaspo fino all'Auchan, con la faccia già viola e i polmoni in esterna (in onore a Polpa!!). In passato, ero solita a fare minimo 10 giri completi di Brico Center + Auchan, a manetta, con Lenny che gridava come un bastardo. Oggi al terzo mi attaccavo già alle macchine dei papà che facevano fare le guide alle figlie appena 18enni. Poi l'orgoglio prese il sopravvento, se non altro per il gusto di annunciare poco dopo a Tortello la mia eroica impresa (anche se per lui, da buon appassionato di rally, di impresa ne esiste solo una: la Subaru Impreza!), e allora sono partita a razzo e sono arrivata ai 5 giri. E poi sono crollata nel parcheggio degli handicappati, davanti all'entrata del Brico. Ma non era finita lì, perchè a casa ci dovevo tornare e il mio unico mezzo di locomozione erano i roller. Per un attimo mi era balenata l'idea di mandare un segnale di fumo col mio cellulare indiano alla GMDQN, in modo che venisse a raccogliermi, ma poi mi sono detta: ho fatto 30, facciamo 31! La matematica non è mai stata il mio forte! Quella che prima era discesa ora è salita, salita aggravata da una strada che pareva un gruviera da tanti buchi aveva. E qui il bimbo con la Gaucho a confronto sembrava Barrichello! Con le unghie e coi denti sono arrivata fino in cima, una semi-salita mi separava da casa mia. Ah! Casa mia! Chissà se l'avrei rivista ancora.....
Pian piano... molllllto piano, arrivo davanti al cancelletto di casa mia. Ho stuzzicato con un sassolino gli ultimi muscoli semi-attivi delle mie gambe per entrare in casa e tuffarmi sotto la doccia. E vabbè.... non c'avrò più il fisico e l'età di una volta, ma adesso come sto bene! E poi domattina vi dirò se sono riuscita ad alzarmi dal letto.... :/
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alzarti dal letto???? secondo me ti sei addormatata sotto la doccia!!!
;-)) ciao ciao